MESSAGERO VENETO SABATO 23 GIUGNO 2012
LETTERA DI DANIELA PERINI, SUI DUE VIAGGI IN IRAN DI APRILE E MAGGIO SCORSO,
Conquistati dall’Iran
“Welcome in Iran”, è con questo saluto che un nutrito gruppo di viaggiatori appartenenti all’associazione culturale “Il Vento” di Gemona del Friuli, è stato accolto nei vari luoghi visitati in questo splendido paese. E che le bellezze naturalistiche e i reperti storico-architettonici dell’Iran fossero unici e impareggiabili (basterebbe citare Persepolis) i viaggiatori friulani già lo sapevano; la dottoressa Anna Vanzan (iranologa) aveva, in un incontro propedeutico al viaggio, presentato il paese anche sotto questo aspetto. Ma ciò che ha colpito profondamente il gruppo è stata la grande umanità, apertura e curiosità verso lo straniero manifestata da questo popolo. E’ stato così molto facile per i nostri viaggiatori interagire con giovani e meno giovani, uomini e donne, del sud e del nord del Paese, che con un gesto o con una parola più o menof luida in lingua inglese ha voluto presentarsi e interrogare gl i ospiti su varie questioni. E’ stato così facile per i viaggiatori friulani superare le iniziali diffidenze, derivanti dai pregiudizi e dai preconcetti che accompagnano spesso l’incontro con il nuovo, con il diverso; diffidenze alimentate anche da certa stampa occidentale.
Anche l’incontro con il console italiano Alberto Pietrangeli è servito a conoscere meglio il Paese e a confermare le opinioni che i nostri si erano fatti durante i quindici giorni di permanenza in territorio iraniano. E, ancor più, la gradita presenza nel viaggio di ritorno del docente universitario professor Franco Ometto, da cinquantanni residente in Iran, è servita a definire meglio la lunga e complessa storia di questo Paese e ad apprezzarne la specificità della civiltà, che si radica su tre grandi imperi, nonché a capire ulteriormente la realtà di Paese islamico-sciita, dalla conquista araba al regno dei Pahlavi ieri e degli Ayatollah oggi. Conoscere l’Iran è stata un’esperienza culturale e umana impareggiabile.
Daniela Perini
MESSAGERO VENETO 4 e 11LUGLIO 2013
LETTERA DI MARINA MIO e PIERO MONTENUOVO SUL VIAGGIO IN ALBANIA,
La sorpresa Albania
Siamo un gruppo di amici viaggiatori da poco rientrati dall’Albania. “Cosa andate a fare in Albania?” domanda prevenuta, ricca di diffidenza, pregiudizi e preconcetti. Abbiamo trovato un paese che ci ha accolto con un sentimento di fratellanza inattesa, quasi imbarazzante; ricco di storia, archeologia, cultura millenaria, tolleranza religiosa e ottima enogastronomia. Al suono della nostra lingua si emozionano, chiedono in italiano da dove veniamo, quasi sperando che un parente o un amico abiti vicino a noi.
In questi 20 anni l’Albania ha intrapreso la strada della democrazia muovendosi con estrema difficoltà e disorientamento per riprendere le redini della nazione. Con orgoglio per quanto sono riusciti a fare, manifestano un grande desiderio di entrare nella Comunità Europea alla quale si sentono di appartenere. Rientriamo arricchiti e liberi da pregiudizi convinti che valga la pena ritornare.
Marina Mio e Piero Montenuovo
MESSAGERO VENETO 8 Giugno 2014
LETTERA DI DANIELA PERINI
La Romania da ammirare
Se viaggiare vuol dire,anche o soprattutto, spostare il proprio punto di vista, ampliandolo e magari,anche, modificandolo, il viaggio che un gruppo di iscritti all’associazione culturale il “Vento”hafatto recentemente in Romania ha centrato in pieno questi obiettivi.
La Romania è spesso associata a fenomeni che interessano la vita sociale del nostro Paese, qualche volta negativi, ma, nel la maggior parte dei casi, positivi. Sicuramente l’arrivo delle badanti rientra in quest’ultimo. Ebbene, abbiamo scoperto dopo questo viaggio che la Romania non è solo terra di colf e di badanti. Ma è terra di grande storia; basti solo pensare ai Daci prima e ai Romani poi, che già nel l secolo avevano capito l’importanza strategica di questo Paese. La Romania è anche terra di cultura; tra le tante cose, colpiscono gli innumerevoli Teatri, Centri Culturali e istituzioni Museali di Bucarest, Sibiu e Brasov. La Romania è anche terra dove la natura è “equa’’,inquanto il paesaggio è diviso in tre parti quasi uguali per estensione: montagna, collina-altopiano, pianura. La Romania, oggi terra di emigrazione, nel secolo scorso e in quello precedente è stata un Paese che ha accolto migliaia di migranti e, nell’incontro con il professor Nicolae Luca, presidente del Fo golàr Furlan di Bucarest, abbiamo ripercorso le tappe dell’immigrazione italiana, friulana e, soprattutto, carnica che tra il 1860 e il 1914 vide soprattutto la Transilvania accogliere nostra manodopera in cerca di fortuna! La Romania è anche terra di risorse naturali e minerali notevoli, che forse, fino ad ora, i governi che si sono succeduti non hanno gestito al meglio per accrescere il benessere dei cittadini. Ma soprattutto la Romania è terra di fede, dalla predominante cristiano-ortodossa a quella minoritaria greco-cattolica, che oltre ad offrire al turista la vista di splendidi monasteri affrescati, è stata per il popolo rumeno un “rifugio” (basti pensare ai diversi monasteri fortificati contro l’espansipne ottomana).
Fede che ha rappresentato un “faro’’e un’“ancora” costante nei diversi tempi bui della storia rumena nella ricerca, a volte disperata e ancor oggi non completamente acquisita,di appartenenza ad una Nazione ben definita, con confini certi e sicuri. Certo la Romania non è stata politicamente fortunata con i suoi governanti,basti pensare al dittatore Ceausescu, terminata, unico caso trai paesi dell’est, con una rivolta che ha visto migliaia di morti. Dopo questo evento, erano alte nel Paese leaspettative — riguardo il futuro economico, sociale e politico, ma i diversi governi succedutisi si sono mossi e si muovono più al“dictat della corruzione che di altre più nobili motivazioni. Tutto ciò fa della Romania un Paese, certo il più povero della UE ma con un prodotto interno lordo in crescita , e con un popolo che dimostra di amare la propria terra, anche tenendola ordinata, pulita e rendendola ospitale, ma soprattutto fatta da gente che rivendica con orgoglio la sua identità,la sua appartenenza. Visitate la Romania,vi sorprenderà positivamente
Daniela Perini
MESSAGERO VENETO 16 Dicembre 2018